LE DUE «OO» NEL PALLONE. QUANDO UNA DIPENDENZA CONDIZIONA LA CARRIERA


Calcio
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02/08/2012 -

Uno dei temi meno discussi ma non per questo di scarso interesse è certamente l'abuso di alcool nello sport.

In particolare, in questo caso, noi vogliamo incentrare l'argomento soffermandoci in maniera più completa per quel che concerne il mondo del calcio.

Sappiamo che dietro ai tanti soldi e tanti privilegi molte volte si nasconde qualcosa che difficilmente viene a galla ovvero uno spettro che può colpire anche chi dalla vita ha avuto tutto e di più come fama e visibilità.

Nel passato abbiamo avuto casi rilevanti come Gascoigne, genio in campo e sgregolatezza fuori, oppure Best o infine l'ex giocatore della Roma Cicinho, che ha recentemente dichiarato di affoggare i suoi dispiaceri proprio nell'alcool.

Ma ora andremo più a fondo spiegando realmente quali effetti principali a lungo andare può provocare questa dipendenza:

Gonfiore, denutrimento, rossore, tremore alle mani e ai piedi, vomito, nausea, epatite, eritema facciale, aggressività, nervosismo, aumento di peso, depressione e stato confusionale.

Per tutti questi motivi un atleta potrebbe perdere quello su cui ha incentrato la propria vita. Naturalmente dietro a questa dipendenza ci sono storie personali e anche mancanze che il semplice denaro e l'effimera gloria non potranno mai colmare.

Ma non per questo bisogna arrendersi anzi è necessario aiutare chi è stato travolto dal vortice virtuoso dell'alcool e supportarlo nella riappropriazione della propria vita recuperando i valori vittima della supremazia del denaro, falso bene di felicità e di benessere psicofisico.

 

Pascal Desiato